Resaturo Facciate di una delle Case Anseatiche

Luogo: Asolo (TV)

Anno: 2013-2014

Committente: Privato

Stato: ultimato

 

 

L'edificio si trova all’interno del Centro Storico di Asolo lungo la strada che, varcando la porta meridionale della città,  conduce verso il convento di Sant’Anna e poi alla frazione di Pagnano. Si tratta di un fabbricato eretto verso la fine del XVII secolo e completamente restaurato nella seconda metà dell'800. Infatti, conserva alcune parti originali, soprattutto per quanto riguarda la struttura portante mentre l'aspetto esteriore è stato completamente riadattato con il restauro ottocentesco.
Attualmente l’edificio presenta alcuni segni di degrado sia sulla facciata verso la strada che quella verso la valle. Ciò ha spinto il proprietario a voler intervenire in modo da arrestare alcuni fenomeni che già si stanno manifestando come l’insorgenza di muffe o il distacco di parti di intonaco.
In particolare i lavori prevedono la riparazione puntuale dell’intonato dove questo risulta assente a causa del distacco. Questa situazione è rilevabile sia nella facciata fronte strada che in alcuni punti della facciata verso valle, specialmente quelli attaccati da piante infestanti come l’edera (Edera Arborea) o alcune specie di graminaceae.
Inoltre, le parti lignee della facciata verso valle risultano palesemente degradate a causa dell’esposizione alle intemperie e necessitano di un’opera di ripulitura dalle muffe e della stesa di vernice protettiva.
La piccola tettoia che staccandosi dal terrazzo protegge dalle intemperie la parte bassa della facciata necessita della ripassatura del manto di copertura in coppi con l’estirpazione, dove necessario, delle piante infestanti che hanno trovato dimora e che hanno contribuito a muovere dalla loro sede originaria i coppi. Nella parte superiore della facciata, la mancanza di uno sporto della falda di copertura la sottopone alla continua  azione degli agenti atmosferici. Si riscontano inoltre consistenti depositi di muschi e la proliferazione di colonie muffe, in prossimità dei punti maggiormente esposti allo scorrimento dell'acqua.  Un problema analogo si riscontra specularmente nella facciata verso la strada. Sempre in questo contesto la pittura muraria con motivi geometrici a rombo risulta dilavata soprattuto sotto i davanzali e in tutte quelle parti più esposte alle azioni degli agenti atmosferici e alle acque meteoriche.

Gli interventi che si vogliono fare sono di lieve entità e variano in base alla criticità riscontrata, in particolare nei punti dove si evidenzia la caduta e perdita di parti di intonaco, con messa in luce degli strati di intonaco più interni o del supporto si procederà alla pulitura preventiva con getti moderati di aria compressa e bagnatura preventiva della zona da trattare.  Reintegrazuine con malta idraulica di calce, sabbia e con l’aggiunta di terre naturali scelte e dosate in modo da conferire
all’impasto indurito la cromia di quello circostante.
Dove si presenta invece uno strato sottile, morbido e omogeneo, aderente alla superficie e di evidente natura biologica, di colore variabile, costituita prevalentemente da microordanismi (muschi e muffe), si procederà con la disinfezione della superficie e ammorbidimento con ammoniaca. Pulitura con acqua nebulizzata e spazzole di saggina, per i muschi rimozione con spatole di legno. Protezione con sali sodici dell’acido dimetilditiocarbonato.
Nei punti dove si evidenzia della vegetazione infestante, ovvero la presenza di piante di ordine superiore, si procederà con l’applicazione di un diserbante. Dopo 15 giorni sfalcio manuale ed estrazione, se possibile, dell’apparato radicale.
Nella facciata fronte-strada, la pittura muraria a rombi gialli e blu verrà ripresa, ripristinata dove dilavata, e la scelta del

colore sarà fatto in armonia con quello originale, privilegiando però delle tonalità tenui in modo da restituire il disegno e la cromia primigenia senza però enfatizzare in modo marcato il nuovo intervento. In pratica si vuole salvaguardare la decorazione della facciata senza avere la presunzione di ritornare allo stato iniziale d’epoca ma, semplicemente, di alludervi.
Sulla terrazza che sporge sulla strada sarà messa una scossalina metallica che impedisca al flusso di acque meteoriche di scendere lungo la muratura prevenendo così un rapido danneggiamento degli intonaci, elementi lapidei e pitture della facciata principale. 
In fine si provvederà alla sostituzione degli elementi in rame dei pluviali e delle gronde che risultano danneggiati e che non sono più in grado di garantire un corretto sistema di smaltimento delle acque meteoriche. per lo stesso motivo sarà ripassato il manto di copertura degli sporti del terrazzo della facciata che dà sulla valle.